Se invece di fornire delle verità assolute ai bambini li sottoponessimo a delle sfide, in modo da farli pensare con la propria testa, potenzieremmo la loro capacità di osservazione, di riflessione e di prendere delle decisioni in autonomia. Se, invece, insegniamo ai bambini ad accettare e basta, senza pensare, ogni informazione che riceveranno non sarà significativa e non produrrà cambiamenti importanti nel loro cervello, ma rimarrà semplicemente immagazzinata da qualche parte nella loro memoria, dove piano piano svanirà.
Al contrario, quando pensiamo a come poter risolvere un problema, o quando cerchiamo di capire dove stiamo sbagliando, si innesca un processo che comporta una crescita. Quando i bambini si abituano a pensare, a mettere in discussione la realtà ed a trovare delle soluzioni per se stessi, cominciano ad avere fiducia nelle proprie capacità ed affrontano la vita con più sicurezza e meno timori.
I bambini devono avere la possibilità di trovare il proprio modo di fare le cose, devono dare un senso al proprio mondo e, piano piano, formare i propri valori. Per riurscirci è sufficiente offrire un ambiente adeguato che soddisfi questi tre requisiti:
- Mostrare fiducia, di modo che possano sentire di avere già una certa competenza per non generare frustrazioni o ansie esagerate.
- Lasciare spazio, perché possano godere della propria autonomia, di modo da poter trovare nuove soluzioni ai problemi per poi metterle in pratica e per far sentire loro che hanno il completo controllo.
- Essere disponibili, di modo che possano interagire per sentirsi supportati e parte del gruppo.
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