Esplorare il proprio “stile cognitivo”, cioè la modalità di elaborazione che il discente mette in atto nel processo di apprendimento, aiuta il soggetto a gestire consapevolmente le proprie risorse e attitudini cognitive.
Esistono diversi stili che descrivono il modo in cui le persone assorbono le informazioni, vediamone alcuni:
- stile globale: chi adotta questo stile preferisce avere prima una visione di insieme del materiale da imparare per poi muoversi verso il particolare (prima di iniziare a studiare cerca di costruire un quadro d’insieme degli argomenti);
- stile analitico: chi adotta tale stile analitico preferisce partire dai dettagli per ricostruire a poco a poco il quadro generale (quando studia, impara dapprima i singoli concetti e solo dopo li collega in un quadro generale);
- stile dipendente dal campo: chi ha uno stile dipendente dal campo tende ad esaltare i collegamenti tra il contesto in cui l’argomento è inserito e l’argomento stesso;
- stile indipendente dal campo: chi ha uno stile indipendente dal campo tende ad isolare i singoli argomenti dal resto;
- stile verbale: chi adotta uno stile verbale predilige l’uso del codice linguistico, ossia testi, registrazioni sonore ed impara per lettura e ripetizione (studia ripetendo ad alta voce il testo);
- stile visuale: chi adotta uno stile visuale predilige l’uso di codice visuo – spaziale, ossia immagini, statiche e in movimento, schemi riassuntivi, diagrammi, tabelle (gli schemi, i grafici o le tabelle riassuntive lo aiutano a capire meglio quanto spiegato nel testo);
- stile convergente: chi adotta uno stile convergente parte dalle informazioni disponibili per convergere verso una soluzione unica al problema (quando studia cerca di imparare solo ciò che è indispensabile ad ottenere un buon voto all’esame);
- stile divergente: chi adotta uno stile divergente parte dall’informazione a disposizione per procedere in modo creativo generando una varietà di risposte o soluzioni originali e flessibili (quando studia cerca di approfondire gli argomenti per arricchire la propria cultura personale);
- stile risolutore: chi adotta uno stile risolutore tende a privilegiare l’azione e la concretezza nell’affrontare un problema cercando di ottenere soluzioni soddisfacenti con il minimo dispendio di tempo e risorse, cercando nell’informazione a disposizione ciò che serve a risolvere la necessità (quando studia cerco sempre di confrontare le posizioni di più autori rispetto ad un determinato problema);
- stile assimilatore: chi possiede uno stile assimilatore privilegia la ricerca di soluzioni esaustive e articolate, non necessariamente di utilità pratica e non limitate alla necessità contingente (quando studia cerca di trovare un testo il più possibile chiaro e sintetico per imparare i concetti necessari);
- stile sistematico: chi adotta uno stile sistematico cerca soluzioni prendendo in considerazione una variabile per volta e cercandone tutte le possibili connessioni con le conoscenze già in proprio possesso (quando studia vorrebbe sempre avere a disposizione dei testi che spieghino per filo e per segno tutto ciò che è necessario sapere nelle varie situazioni);
- stile intuitivo: chi possiede uno stile intuitivo procede per singole ipotesi che cerca di confermare o confutare (quando studia gli piace fare ipotesi personali, cercando di intuire il seguito del brano e vedere se va proprio a finire così);
- stile impulsivo: chi adotta uno stile impulsivo ha bassi tempi per decidere e quindi maggiore tendenza a soluzioni precipitose e non ottimali (studia quando capita, nei ritagli di tempo o quando sa che c’è un esame);
- stile riflessivo: chi adotta uno stile riflessivo pensa di più, risponde in modo più lento e accurato (prima di iniziare a studiare pianifica accuratamente tutte le fasi).