Lezioni private, i docenti dovranno dichiararle alla scuola

Lezioni private tassate al 15%
Dal primo gennaio 2019, “i titolari di cattedre nelle scuole di ogni ordine e grado”, potranno chiedere – in base a quanto dispone la norma – l’applicazione di “una imposta sostitutiva dell’imposta sul reddito delle persone fisiche e delle addizionali regionali e comunali pari al 15%, salva opzione per l’applicazione dell’imposta sul reddito nei modi ordinari”.

Verosimilmente il provvedimento potrebbe riguardare sia i docenti a tempo indeterminato che i supplenti.

Comunicazione alla scuola
Il provvedimento prosegue

“2. I dipendenti pubblici, di cui al comma 1, che svolgono l’attività di insegnamento a titolo privato, fermo restando quanto disposto all’articolo 53 del decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165, comunicano alla propria amministrazione di appartenenza l’esercizio di attività extra professionale didattica ai fini della verifica di eventuali incompatibilità”

Pertanto la verifica dell’incompatibilità spetterà alle scuole (quindi lavoro aggiuntivo per le segreterie scolastiche) sulla base della dichiarazione dei docenti.

Modalità da stabilire entro 90 giorni

Un apposito provvedimento da emanare entro 90 giorni dall’approvazione della legge stabilirà le modalità per l’esercizio dell’opzione al metodo precedente (IRPEF).

Leggi tutto il provvedimento

N.B. il testo della legge di bilancio non è ancora definitivo, per cui potrà subire delle modifiche.

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