Cos’è la dislessia e cosa fare
La sigla DSA richiama i Disturbi Specifici di Apprendimento. Fanno parte della famiglia dei Disturbi Evolutivi Specifici. Si tratta di disturbi dell’apprendimento di alcune abilità specifiche che non permettono una completa autosufficienza nell’apprendimento poiché le difficoltà si sviluppano sulle attività che servono per la trasmissione della cultura, come, ad esempio, la lettura, la scrittura e/o il far di conto. I disturbi si verificano in soggetti dotati di intelligenza e capacità di imparare normale, con caratteristiche fisiche e mentali nella norma.
I Disturbi Specifici di Apprendimento più soliti sono:
dislessia
disgrafia
disortografia
discalculia
Nei paesi anglosassoni la definizione comprende anche:
disturbo specifico del linguaggio
disprassia
disturbo dell’elaborazione auditiva
disturbo dell’apprendimento non verbale
(fonte Wikipedia)
La dislessia
I soggetti colpiti dalla dislessia hanno principalmente difficoltà a leggere velocemente e correttamente ad alta voce. Tali difficoltà non possono essere ricondotte a insufficienti capacità intellettive, a mancanza di istruzione, a cause esterne o a deficit sensoriali.
Secondo la definizione più recente, approvata dall’International Dyslexia Association (IDA), “la dislessia è una disabilità dell’apprendimento di origine neurobiologica. Essa è caratterizzata dalla difficoltà a effettuare una lettura accurata e/o fluente e da scarse abilità nella scrittura (ortografia). Queste difficoltà derivano tipicamente da un deficit nella componente fonologica del linguaggio, che è spesso inatteso in rapporto alle altre abilità cognitive e alla garanzia di un’adeguata istruzione scolastica. Conseguenze secondarie possono includere i problemi di comprensione nella lettura e una ridotta pratica nella lettura che può impedire una crescita del vocabolario e della conoscenza generale.
Come aiutare l’alunno dislessico?
Riconoscere almeno alla fine della seconda la diversità
Parlare alla classe e spiegare le diverse necessità dell’alunno dislessico e il perché del diverso trattamento
Collaborare attivamente con colleghi e genitori
Creare una buona motivazione per il dislessico, non ridicolizzarlo o paragonarlo ad altri
Usare adeguati strumenti compensativi (facilitatori)
Tenere conto del punto di partenza
Organizzare le interrogazioni
Acconsentire all’uso di schemi, tabelle, scalette
Chiarire più volte le consegne
Verificare che abbia compreso i concetti
Far evidenziare i concetti fondamentali, schemi, informazioni essenziali
Lasciare utilizzare la calcolatrice
Valutare considerando le difficoltà di apprendimento, per esempio guardare più al contenuto che agli errori ortografici
Se necessario scrivere alla lavagna in stampatello maiuscolo per tutti gli alunni
Usare gli strumenti informatici (lavagna interattiva multimediale, computer, ebook) dotati di videoscrittura con correttore ortografico e sintesi vocale
Attuare una didattica individualizzata e metodi di studio cooperativi
Siti per la dislessia
www.aiditalia.org
www.dislessia.it
www.dislessia-metodo.com
www.dislessia.org
www.ladislessia.org
Software per la dislessia
LeggiXme è un programma freeware di sintesi vocale per facilitare la lettura e la scrittura. Ecco dove trovarlo https://www.sites.google.com/site/leggixme/home
Per altri programmi gratuiti e a pagamento per i dislessici. Leggi qui!