UNA MAMMA MISTERIOSA
La mamma! Dicono che sia buona. Sarà. Per me si tratta della donna più misteriosa del mondo. Quando dorme? Mah. Entro in casa dopo mezzanotte e la trovo che fruga nei cassettoni. Se mi sveglio, anche prima dell’alba, la sento camminare nella stanza o parlare sottovoce col mio fratellino.
Quei due hanno sempre qualche cosa da dirsi all’insaputa degli altri famigliari.
Fa, inoltre, della magia: deve preparare, poniamo, la valigia.
– Ho messo le maglie, i fazzoletti, le camicie…
Guardo, prima di chiuderla e vedo le maglie, i fazzoletti e le camicie.
Arrivo, riapro e trovo le maglie, i fazzoletti e le camicie…e una grossa ciambella.
Come, quando? Insomma questo agire nascosto, a lungo andare, impensierisce.
Di giorno sta ore e ore in mezzo a cumuli di calze. Chi rompe tante calze?
Sono sicuro che i buchi ce li fa lei per restare pomeriggi interi vicino alla finestra.
C. Zavattini
UNA MAMMA DOLCE DOLCE
È già tardi.
Da un pezzo ho bevuto la mia tazza di latte con lo zucchero, il sonno mi chiude
gli occhi, ma non mi muovo dal mio posto, sto seduto e ascolto.
Io guardo fisso il viso della mamma con gli occhi appannati di sonno e ad un tratto
ella diventa piccina piccina: il suo viso non è più grosso di un bottone ma tuttavia mi
appare chiaro: vedo che essa mi guarda dolcemente e che sorride.
Mi piace vederla così minuscola. Socchiudo gli occhi anche di più ed essa diventa
non più grande di quei bambini che sono nelle pupille.
Lev Tolstoj