L’abbecedario, ricordiamo, era il libro di una volta che si dava ai bambini per imparare a leggere ed una delle sue caratteristiche era quella di presentare in ordine le lettere dell’alfabeto.
L’abbecedario come gioco di parole, invece, prevede la costruzione di testi vincolati dalla successione alfabetica delle parole che li compongono, si comincia con A, B, C, D, e così via. Si chiama anche “carme alfabetico” e rappresenta un caso particolare di acrostico.
Così si possono formare dei testi (in forma narrativa, poetica o di altro tipo) costituiti da parole ordinate in sequenza alfabetica. Partendo dalla lettera A ed arrivando fino alla Z si possono ottenere testi tipo:
“Andrei Brevemente Componendo Due Epitaffi Famosi Giacché Ho Ispirazione Limpida, Ma Non Oso Perché Quando Recito Seriamente Tutti Vorrebbero Zittirmi”.
“Andavo Ballando, Cantando Dove Erano Fioriti i Giaggioli. Ho Incontrato Le Mammole Novelle Odorose. Poi Questo Ramoscello Staccai Trovandoci Una Vispa Zanzara”.
Provateci anche voi!!!