Chiediamo a bambini di recitare le conte e le filastrocche che usano di solito nei giochi per fare la conta allo scopo di decidere chi sta sotto o per formare le squadre. Ripetiamone alcune in italiano, scriviamone il testo e memorizziamole. Alcuni esempi:
Sotto la cappa del camino c’era un vecchio contadino che suonava la chitarra bim bum sbarra. |
Ambarabà ciccì coccò tre civette sul comò che facevano all’amore con la figlia del dottore, il dottore s’ammalò ambarabà ciccì coccò ! |
Tre tazzine di caffè, me le bevo tutte e tre: tre e tre fa sei, sei e sei fa dodici, dodici e dodici ventiquattro: uno, due, tre e quattro! |
Poi chiediamo ai bambini stranieri presenti nel gruppo di dire quelle che usano nella loro lingua. La traduzione non è sempre necessaria trattandosi per lo più di nonsense, dove il suono e il ritmo prevale sul significato.
Ecco alcuni esempi di conte in lingue straniere:
Tinker, Tailor, Soldier, Sailor, Rich Man, Poor Man, Beggar Man, Thief. (Inghilterra) |
Trou-am stramg ram, pik et pik et co le gram, bour at bour e tra ta tam, am stram gram (Francia) |
Fiko, fiko, mbo Ana kane kambè Ani kase kesè Tarantan taran taran tattan (Camerun) |
Dafifi dafifi camtarare, nana nana nana waire, dede dede waire waire waire grume, grume thengeria kaguru kamwe (Zaire) |
Ta, te, ti, suerte para ti (Argentina) |
En la casa de Pinocho todos cuentan hasta ocho: Uno, dos, tres, cuatro, cinco, seis , siete, ocho. En la casa de Espinete todos cuentan hasta siete: Uno, dos, tres, cuatro, cinco, seis , siete. (Spagna) |
Facciamone recitare qualcuna, mentre i bambini sono seduti per terra con le gambe allungate e si toccano i piedi, eliminando i piedi su cui cade l’ultima lettera.
GIAN CHEN POGN
Aiutiamoli ad immedesimarsi nei compagni che devono confrontarsi con una lingua diversa dalla loro. Dopo facciamo un gioco che i bambini conoscono bene: – carta sasso forbice – ma usiamo una lingua sconosciuta il giapponese.
Due alla volta i bambini con il pugno chiuso dicono gian chen pogn, mostrano poi il pugno chiuso (in giapponese GU) la mano aperta (PA) o l’indice e il medio aperti (CIOCHI).
Ciochi vince pa, pa vince gu, gu vince ciochi.