Il 6 marzo è stata pubblicata la Circolare Ministeriale n. 8 relativa alle Indicazioni operative sulla Direttiva Ministeriale 27 dicembre 2012 “Strumenti d’intervento per alunni con bisogni educativi speciali e organizzazione territoriale per l’inclusione scolastica”. Si tratta di un grosso passo in avanti della scuola italiana che viene a colmare una lacuna legislativa di cui le scuole avevano bisogno e che lasciava spesso questi individui “ai margini”, a volte anche per poca flessibilità nelle modalità di insegnamento. Consultateli pure i due documenti, in questa sede mi limiterò a specificare chi sono i soggetti con bisogni educativi speciali.
Chi sono i soggetti con Bisogni Educativi Speciali (BES)?
Sono quegli alunni per i quali, pur in assenza di diagnosi o certificazione clinica, possono essere predisposti dei progetti educativi didattico personalizzati (PDP), tra i quali, oltre a quelli con disabilità e con Dsa, sono compresi anche gli studenti con disturbi evolutivi specifici e che hanno uno svantaggio culturale, sociale o linguistico.
Sono inoltre quegli alunni che presentano situazioni di lieve ritardo mentale o che soffrono di deficit da disturbo dell’attenzione e dell’iperattività (ADHD) o sindrome di Asperger: non essendo in possesso di una certificazione di disabilità o di DSA (Disturbi specifici del comportamento).