Il Bonus insegnanti dovrà essere speso entro il 31 Agosto 2018. Nel dettaglio, nell’a.s. 2017-2018 le cose sono andate così: il contributo per l’anno in corso è stato accreditato il 14 settembre; a dicembre sono state restituite le somme residue degli anni precedenti.
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A settembre saranno accreditati altri 500€ sulla Carta Docente. Cosa ne sarà invece delle somme residue? Non potranno essere cumulate all’infinito; ecco perché.
Il bonus insegnanti è il contributo di 500€ che i docenti – purché di ruolo e impiegati in una scuola pubblica – possono utilizzare per le spese sostenute per l’aggiornamento professionale e per la formazione.
Il bonus insegnanti viene attribuito ormai da alcuni anni e verrà accreditato anche per l’anno scolastico 2018-2019, è un beneficio economico riservato esclusivamente ai docenti titolari di una cattedra in una scuola pubblica di ogni ordine e grado.
Sono esclusi quindi sia gli insegnanti delle scuole private che i precari. Sono compresi tra i beneficiari del bonus insegnanti, invece, coloro che sono diventati di ruolo grazie al Piano Straordinario assunzioni che hanno raggiunto la provincia di titolarità e a quelli che invece avranno un ruolo provvisorio tramite la Fase C.
I destinatari del bonus sono solamente gli insegnanti:
di ruolo, a tempo pieno e part-time, nelle scuole pubbliche;
neoimmessi in ruolo;
docenti inidonei per motivi di salute;
docenti in comando, distacco e fuori ruolo;
docenti delle scuole estere;
docenti delle scuole militari.
Nonostante abbiano vinto il ricorso, il bonus insegnanti non verrà versato agli educatori di ruolo.
Come generare il buono?
Iscrizione e primo accesso alla piattaforma Spid
Il bonus insegnanti 2018 viene erogato in un “borsellino elettronico” disponibile attraverso la piattaforma web “Carta del Docente”.
La prima cosa da fare, dopo essersi muniti della propria identità digitale (SPID), è collegarsi all’indirizzo web www.cartadeldocente.istruzione.it e seguire le operazioni indicate.
Non ci sono dubbi sul fatto che i 500 euro previsti dal bonus insegnanti 2019 saranno accreditati ad inizio anno scolastico ma il residuo dell’anno precedente arriverà, in ogni caso, in un secondo momento.
Il bonus non può essere cumulato all’infinito: infatti, i 500 euro andranno spesi entro il termine di due anni, pena la loro perdita. Quindi, quanto riconosciuto per l’a.s. 2017-2018 andrà speso entro il 31 agosto del 2019, mentre le somme residue dell’a.s. 2016-2017 andranno perse ad agosto di quest’anno.
Un cambiamento necessario per impedire agli insegnanti di cumulare quanto più possibile per poi spenderlo quando se ne riscontra la necessità; una pratica che ha provocato non pochi problemi al Ministero dell’Istruzione. Non utilizzarli inoltre potrebbe palesare la mancanza di attenzione alla formazione e anche mostrare che non sia utile.
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