Carta del Docente 2018-2019 da 500 euro: guida alle novità per chi la usa per la prima volta e cosa sapere per non perdere gli importi residui degli anni passati.
La carta del docente 2018-2019 mette a disposizione per quest’anno scolastico un buono di 500 euro per gli insegnanti. In base a quanto previsto dalla legge 107 del 13 luglio 2016 (ribattezzata Buona Scuola) che l’ha istituita, ne hanno diritto tutti gli insegnanti di ruolo a tempo indeterminato delle Istituzioni scolastiche statali, sia a tempo pieno che a tempo parziale, compresi i docenti che sono in periodo di formazione e prova, i docenti dichiarati inidonei per motivi di salute di cui all’art. 514 del Dlgs.16/04/94, n.297, e successive modifiche, i docenti in posizione di comando, distacco, fuori ruolo o altrimenti utilizzati, i docenti nelle scuole all’estero, delle scuole militari. Per sapere se il bonus di 500 euro sarà riconosciuto anche agli educatori, bisognerà invece aspettare di conoscere l’esito dell’udienza in calendario il 19 febbraio 2019.
Carta docente: come recuperare gli importi residui degli anni passati
I 500 euro annui a disposizione sono da intendersi come limite massimo. Vediamo come possono essere spesi e che cosa succede se non si usano nell’arco dell’anno scolastico tutti i 500 euro disponibili.
Nel portafogli docenti vengono mantenuti i residui riferiti agli anni scolastici 2016/2017 e 2017/2018. Attenzione alla scadenza: i primi devono essere utilizzati dai docenti e validati dagli esercenti entro e non oltre il 31 dicembre 2018 (così come da ultima proroga della scadenza concessa con decreto Milleproroghe). Verificare la composizione del proprio borsellino elettronico e controllare i bonus in scadenza è facile: basta accedere alla funzione “storico portafoglio” nell’area personale.
La regola generale per non perdere gli accrediti sulla carta docente, è che gli importi vanno spesi entro massimo due anni: dunque eventuali residui dell’anno scolastico 2017/2018 andranno utilizzati entro e non oltre il 31 agosto del prossimo anno. Dopo i due anni bonus residui sono da intendersi persi definitivamente.
Come si potranno spendere i 500 euro della carta docente nel 2019
Le regole per l’uso della carta docente 2019 restano invariate. Usando la carta docente è possibile acquistare tra le altre cose libri e riviste (anche in formato digitale), biglietti per mostre, musei, teatro e cinema o eventi culturali in genere; sono ammessi anche costi di iscrizione per corsi di laurea e master universitari, corsi di aggiornamento (purché svolti da enti qualificati o accreditati presso il Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca). Rientrano nei beni acquistabili usufruendo del bonus nella carta docenti, anche software e hardware.
Accesso piattaforma Carta del Docente: novità 2019, cosa cambia
E’ importante segnalare le recenti modifiche nella modalità di accesso alla piattaforma Carta del Docente 2019, dedicata appunto a questo specifico servizio messo a disposizione dal Miur. Poste sta diffondendo ai docenti un’informativa sulle modifiche alle modalità di accesso alla piattaforma: a breve non saranno più inviate password temporanee via SMS. Per l’accesso sarà richiesto necessariamente lo SPID (identità digitale PosteID). Tramite lo SPID, composto da username e password personali, è dunque possibile accedere alla piattaforma e generare buoni da spendere per effettuare acquisti di beni e servizi. I docenti sprovvisti di spid possono richiederlo rivolgendosi ad uno dei gestori autorizzati, ovvero: Poste Italiane, Infocert, Sielte o Tim. La scelta è a discrezione del docente richiedente.
Come usare la carta docenti: guida passo passo alla creazione di un buono spesa
Per i docenti neoassunti il primo utilizzo della carta docenti potrebbe generare dei dubbi anche se, a dire il vero, la procedura per la creazione del buono spesa è ben spiegata sul sito “www.cartadeldocente.istruzione.it“.
Per creare un buono spesa basta seguire questi step:
– accedere alla pagina “crea buono” dal menu principale;
– scegliere l’esercente (fisico o online) e il tipo di bene o servizio;
– inserire l’importo preciso corrispondente al prezzo del bene o servizio da comprare;
– salvare sul dispositivo o stampare il codice identificativo (QR code, codice a barre e codice alfanumerico di 8 cifre) corrispondente al buono di acquisto creato.
Una volta che l’esercente validerà il buono inserendo il codice identificativo nella piattaforma, l’acquisto sarà perfezionato. A questo punto si potrà osservare che il borsellino elettronico si aggiornerà in automatico con la cifra residua disponibile.
Prima di questo momento è ancora possibile annullare il buono creato (fatta eccezioni dei biglietti per l’ingresso ai musei, che non si possono disdire). I buoni validati invece non possono essere annullati.