Annunciato dalla ministra all’Istruzione Azzolina un nuovo PEI digitalizzato, un modello unico nazionale.
Che cos’è il PEI
Acronimo di Piano Educativo Individualizzato, il PEI viene redatto anno dopo anno e contiene l’indicazione dettagliata degli interventi educativi e degli interventi didattici, degli obiettivi prefissati per l’alunno e, infine, i criteri di valutazione del percorso didattico.
La sua composizione coinvolge tutti i soggetti che, a diverso titolo, sono coinvolti nella crescita e nell’educazione del ragazzo destinatario del piano. Nello specifico, prendono parte alla stesura:
- i docenti della classe in cui si trova lo studente;
- l’insegnante di sostegno;
- le figure socio-sanitarie che seguono il ragazzo;
- la famiglia.
Il piano è organizzato in due macroaree. La prima parte è dedicata all’analisi della situazione di partenza. Nella seconda parte si passa alle informazioni più operative di dettaglio e si fissano gli obiettivi educativi.
Il PEI è naturalmente obbligatorio per tutti gli alunni con disabilità in base alla L. 104/92 e al DPR 24/2/94 ed è compilato congiuntamente (responsabilità che è necessariamente condivisa per tutte le sue fasi) dalla Scuola e dai Servizi socio-sanitari che hanno in carico l’alunno.
Le azioni che vengono indicate nel PEI devono essere connessi alle indicazioni in precedenza dettagliate nella Certificazione, nella Diagnosi Funzionale e nel Profilo Dinamico Funzionale.
La famiglia ha un ruolo determinante e insostituibile nella redazione del PEI, collaborando con la scuola ai sensi e per gli effetti del DPR 24/2/94. Norma che di fatto definisce, in maniera dettagliata, i contenuti del PEI solo negli obiettivi generali.
La scelta di modelli o di eventuali e necessari diversificati strumenti per la compilazione del PEI è affidata ai due soggetti (l’istituzione scolastica e i Servizi) che possiedono congiuntamente la responsabilità della sua redazione. Si definiscono a livello territoriale negli Accordi di programma.